In Abruzzo sono iniziate le analisi di sostanze inquinanti prioritarie ed emergenti, come Glifosato e AMPA, grazie all’acquisto di un cromatografo liquido con spettrometro di massa a triplo quadrupolo, da parte dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo (ARTA).
Queste analisi sono parte della campagna di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee su scala regionale promossa da ARTA. Oltre a Glifosato e AMPA sarà avviato anche un monitoraggio di screening di tutti i fitofarmaci più commercializzati in Abruzzo e delle sostanze perfluoroalchiliche, i noti PFAS, anch’essi considerati inquinanti emergenti, la cui presenza nelle acque è causata dall’attività industriale.
Il glifosato è l’erbicida con il maggior numero di criticità e insieme al suo metabolita AMPA, è presente nelle acque superficiali italiane. Di conseguenza la sua presenza va continuamente monitorata e tenuta sotto controllo, per la salute e il benessere di tutti.
In realtà per lungo tempo il glifosato è stato l’erbicida più usato in agricoltura quando, a partire dal 1970, è stato commercializzato dalla Monsanto. Oggi in diversi paesi è diventato illegale perché sospettato di essere cancerogeno.
Attualmente nell’Unione Europea diversi soggetti – associazioni dei consumatori, agricoltori biologici, ambientalisti – spingono per la messa al bando di questo erbicida, non solo per i rischi della salute ma anche per preservare la biodiversità.
ARTA è nata nel 2000 raccogliendo l’eredità degli ex P.M.I.P. (Presidi Multizonali di Igiene e Prevenzione) delle USL e da oltre vent’anni è impegnata in prima linea nel territorio regionale per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente.
Istituita con l’approvazione della Legge Regionale n. 64/98, ARTA Abruzzo gioca un ruolo centrale nei seguenti campi:
1) Compiti e funzioni in materia di controlli e monitoraggio ambientale;
2) Compiti e funzioni in materia di formazione ed educazione ambientale;
3) Predisposizione di studi, ricerche, pareri in materia di prevenzione, protezione e tutela ambientale;
4) Attività di studio, ricerca e controllo dell’ambiente marino e costiero; degli aspetti fitosanitari del verde pubblico e delle Aree Naturali Protette;
5) Svolgimento di attività di supporto tecnico scientifico per conto della Regione, Enti Locali, per le attività connesse all’approvazione di progetti e al rilascio di autorizzazioni in materia ambientale;
6) Rilascio di certificazioni ambientali;
7) Partecipazione a programmi comunitari e nazionali di ricerca e sviluppo in campo ambientale;
8) Controllo ufficiale dell’acqua destinata a uso umano;
9) Gestione del sistema telematico di documentazione legislativa e tecnico-scientifica in materia di prevenzione e tutela dell’ambiente;
10) Prestazioni a favore di privati purché le stesse non risultino incompatibili dal punto di vista dell’imparzialità;
11) Erogazione di servizi per il conseguimento dei fini istituzionali.
Oltre i campi sopraelencati, l’impegno di ARTA riempie un vuoto esistente: fino al 2018 l’Abruzzo era la regione con meno studi diagnostici in materia ambientale. Ora grazie all’impegno di ARTA, la regione è all’avanguardia rispetto al resto della penisola come sottolinea Maurizio Dionisio, Direttore Generale di ARTA, che ha ricordato quanto l’agenzia sia d’esempio a livello italiano per gli adeguamenti imposti dalla comunità europea in maniera di ambiente:
“L’ARTA innanzitutto ha dato prova di saper elevare la propria capacità di risposta adeguandola alle nuove sfide poste dal legislatore europeo. I continui investimenti strumentali che stiamo portando avanti sui laboratori dell’ARTA ci consentono da un lato di supportare le politiche ambientali della Regione Abruzzo e dall’altro di lavorare all’interno del Sistema delle Agenzie Ambientali mantenendoci all’avanguardia nel panorama nazionale. In particolare la nuova strumentazione ad alta risoluzione permetterà di ampliare la ricerca dei contaminanti ambientali con livelli prestazionali crescenti rispetto ai limiti di rilevabilità che le norme comunitarie impongono come sempre più bassi”.
ARTA Abruzzo insomma svolge un ruolo pionieristico nel controllo e nella supervisione degli inquinanti prioritari ed emergenti, dimostrando che il monitoraggio e il controllo di sostanze potenzialmente tossiche sono il primo passo necessario per la tutela dell’ambiente.