Cambiare, migliorare ma restare fedeli alle proprie origini. Ecopoint si rinnova con il restyling del sito, con un nuovo logo, rimanendo però sempre la stessa azienda con al centro i clienti e i loro bisogni.
Da studio chimico professionale nato nei primi anni Novanta a gruppo multifunzionale, Ecopoint è oggi una realtà molto presente nel territorio abruzzese ma che guarda anche oltre i confini regionali. Da anni la società collabora con grandi gruppi multinazionali e italiani, enti istituzionali dedicati alla gestione del servizio idrico e della raccolta e recupero dei rifiuti rimanendo però un punto di riferimento per tutte le aziende del territorio, grandi e piccole, e per i privati cittadini.
Ecopoint non fa differenze: si relaziona sempre con professionalità e dedizione. Perché ogni cliente è importante, dal più grande al più piccolo, senza distinzioni.
Analisi chimiche e batteriologiche, ambientali e industriali e nel campo agroalimentare (per esempio analisi multiresiduali), e consulenza ambientale. Sono questi i campi in cui il gruppo Ecopoint svolge il suo impegno quotidiano, attraverso macchinari di ultima generazione e professionalità altamente specializzate.
Dal 2016 è nata poi Ecopoint Engineering, il comparto dedicato alla consulenza ambientale e alla sicurezza sul lavoro – guidato dall’ingegner Danilo Tersigni Magnone –, un settore centrale nello sviluppo dell’azienda che verrà.
Ecopoint Engineering è all’avanguardia: la consulenza ambientale è centrale, soprattutto in un momento in cui la transizione ecologica rappresenta una necessità produttiva e un trampolino di lancio.
Oltre le consulenze un altro settore fortemente in crescita è quello relativo alle analisi alimentari: il cibo oggi è protagonista assoluto del sistema produttivo italiano ed è sempre di più al centro della nostra contemporaneità. E le analisi alimentari sono una pietra miliare dentro Ecopoint.
Un’azienda con una storia trentennale che cresce rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro orientate alla settorializzazione delle mansioni e a una professionalizzazione sempre più marcata, perché in un mondo che corre veloce bisogna essere pronti al cambiamento e stare al passo con i tempi.
Ma la crescita di Ecopoint non è solo una questione di numeri piuttosto è formazione costante e attenzione alle nuove tecnologie, perché non basta aumentare di grandezza ma bisogna crescere collettivamente: ogni individuo all’interno dell’azienda è tassello importante, un ingranaggio indispensabile di un insieme complesso, è l’uno che diventa tutto.
È questo uno dei segreti di Ecopoint, valorizzare il lavoro e le risorse di ognuno, in un ambiente di lavoro sano e stimolante, dove l’azienda cresce insieme ai suoi dipendenti. È questa nei fatti la filosofia che guida Ecopoint.
Una squadra giovane ma al tempo stessa esperta: un gruppo capace di soddisfare ogni necessità di chi si affida all’azienda. Una strategia quella di scommettere su ragazzi intelligenti, preparati e ambiziosi, che sono diventati col tempo professionisti affermati all’interno di un team affiatato, dove ognuno ha potuto trovare la sua strada. Perché la meritocrazia è alla base del successo di un’impresa.
Ecopoint nasce nei primi anni Novanta su intuizione della dottoressa Annamaria Colamartino, supportata prima dal marito e poi anche dai figli che hanno trasformato un’azienda familiare in una realtà strutturata che si occupa di una miriade di servizi, un’impresa nata con spirito pionieristico che ha avuto il coraggio di sperimentare sentieri nuovi e percorsi non battuti, anticipando i grandi cambiamenti dell’economia italiana e seguendo le necessità impellenti del mondo del lavoro. Senza mai tradire le sue origini.
Ecopoint crede nel rapporto di scambio con attori istituzionali come regioni o Aziende Sanitarie Locali (ASL), Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), Agenzia regionale per la Tutela ambientale (ARTA Abruzzo), per un confronto costruttivo sui temi riguardanti il settore ambientale e alimentare, perché la sinergia fra istituzioni e imprenditoria privata è necessaria, perché la società civile deve essere una risorsa per lo Stato.
