Dalla primavera del 2021 ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) si è dotata di una flotta di aeromobili a pilotaggio remoto per il monitoraggio ambientale denominato progetto “Le Aquile”.
L’Abruzzo ha fatto da apripista diventando una delle prime regioni a mettere in campo risorse di questo tipo, mostrando anche ai più scettici che è possibile fondere tecnologia e tutela dell’ambiente.
Dopo diversi mesi si iniziano a raccogliere i primi frutti e l’utilizzo di droni si è dimostrato per ARTA e per la regione una risorsa, al punto da convincere altre regioni a mettere in campo sistemi analoghi.
La flotta di droni sarà in prima linea in una serie di attività come: l’acquisizione di informazioni, le video ispezioni, il controllo di una serie di illeciti come discariche abusive, sversamenti lungo il corso dei fiumi e smaltimento dei rifiuti, nonché utile anche per una serie di monitoraggi necessari per la tutela dell’ambiente come la mappatura dell’erosione della costa, il controllo tetti e le verifiche di conformità degli impianti di capannoni industriali.
Un ruolo di primo piano sarà anche giocato nel campo della termografia, dove i droni permetteranno rilevamenti rapidi e in tempo reale di differenze di temperatura anomale, così come di misurazione di temperature assolute.
Tuttavia sarà possibile anche reperire campioni d’aria e polveri da analizzare successivamente in laboratorio, evitando l’esposizione di operatori umani a pericoli o siti altamente inquinati.
In particolare l’utilizzo di droni di ARTA Abruzzo sarà provvidenziale nel controllo della mega discarica abusiva di rifiuti di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, area di illegalità diffusa che ora potrà essere supervisionata con più precisione.
Oltre la versatilità dei droni appare evidente anche la questione relativa al contenimento della spesa e al generale risparmio di denaro pubblico, così come alla sicurezza degli operatori.
Il progetto “Le Aquile” parla di futuro e aiuterà ARTA a migliorare «il servizio di controllo, monitoraggio e vigilanza in ambito ambientale» come ha ricordato proprio l’agenzia regionale in un comunicato stampa.
Ma questa idea di ARTA di utilizzare i droni per il monitoraggio ambientale non è un unicum: già nel 2019 un team di esperti composto da Alessandro Fedele, Renato Somma, Claudia Troise e Giuseppe De Natale dell’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Karen Holmberg della New York University e Fabio Matano del CNR-ISMAR (Consiglio Nazionale delle Ricerche / Istituto Nazionale Scienze Marine) ha utilizzato un drone per il controllo e il monitoraggio della fumarola di Pisciarelli nei Campi Flegrei a Napoli, arrivando a pubblicare un importante articolo su Remote sensing.
Si diceva che ARTA Abruzzo ha avuto un ruolo pionieristico ma sono altre le regioni che hanno seguito a ruota: il Lazio ha deciso in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) di partecipare con i suoi tecnici al master di formazione promosso da Lazioinnova con la partnership di Università di Tor Vergata e società D-Flight al master Laboratorio Microinnovazione – Dati satellitari e droni per il monitoraggio ambientale.
Anche ARPA Lombardia, fin dal 2016, è impegnata a sviluppare un lavoro di monitoraggio ambientale con i droni ed è stata in prima linea in questa idea promuovendo il convegno I droni come strumento operativo per le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente, e il progetto Savager che fonde tecnologia satellitare e droni per il controllo delle discariche e dei rifiuti.
La regione Puglia invece ha avviato nell’estate del 2021 i primi rilevamenti attraverso drone, così come la Regione Liguria per il monitoraggio e il controllo della posidonia in ambiente marino.
Insomma attraverso l’impegno e l’uso della tecnologia, le agenzie regionali di controllo ambientale vogliono diventare un esempio per dimostrare che il sistema paese, le sue istituzioni di governo locale e monitoraggio regionale, sono esempi virtuosi e sono impegnate in prima linea nella tutela dell’ambiente con ogni risorsa possibile.