Il ministero della salute ha di recente pubblicato i risultati dei controlli ufficiali dell’anno 2021 relativa al Piano Nazionale per la Ricerca dei Residui.
Il Piano Nazionale Residui (di seguito PNR) è un “piano di controllo che si attua in Italia per ricercare i residui delle sostanze farmacologicamente attive e dei contaminanti chimici negli animali vivi, nei loro escrementi e nei fluidi biologici, negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeveraggio nonché nei tessuti e negli alimenti di origine animale.”
Il campionamento si effettua nella fase di allevamento degli animali e nella fase di prima
trasformazione dei prodotti di origine animale.
Gli obiettivi del piano, redatto annualmente, sono il monitoraggio e la verifica relativa alla somministrazione illecita di sostanze vietate o utilizzate in condizione diverse da quelle autorizzate; la verifica della conformità degli alimenti rispetto ai limiti massimi di residui imposti dalle normative nazionali e comunitarie per i medicinali veterinari, i prodotti fitosanitari e i contaminanti ambiantali;
Il Ministero della Salute (di seguito denominato Ministero) tramite la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione è responsabile per l’elaborazione del piano, il coordinamento delle attività, la raccolta di informazioni e la trasmissione dei dati alla Commissione Europea ed all’EFSA.
Le categorie animali e i prodotti di origine animale oggetto di indagine nel PNR sono i seguenti: bovini, suini, ovi-caprini, equini, volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata, selvaggina cacciata, acquacoltura, latte, uova e miele.
Nel monitoraggio del 2021 sono stati prelevati in Italia 30.263 campioni, per un totale di 466.235 determinazioni analitiche. I casi definiti “sospetti” sono stati rispettivamente 1.399 (pari al 4,62% di campioni prelevati) e 55.022 (pari al 11,80% delle determinazioni analitiche totali). Di questi ultimi, la maggior incidenza di casi sospetti sono stati registrati in Lombardia e nel Lazio. I risultati non conformi sono risultati complessivamente 12 (pari allo 0,04% del totale), di cui 2 sono risultati non conformi per la presenza di residui appartenenti alla categoria A (“sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate”) e 10 per la presenza di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (“medicinali veterinari e agenti contaminanti”). Nel dettaglio (tra piano mirato ed extrapiano):
- 6 campioni non conformi per sostanze del Gruppo B1 (sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici);
- 5 campioni non conformi per il gruppo B2f (altri prodotti medicinali veterinari, compresi i cortisonici);
- 2 campioni non conformi per il gruppo A6 (sostanze vietate);
- 3 campione non conforme per i gruppi B3 e B3c (elementi chimici).
I risultati del 2021 sono in linea con quelli degli anni precedenti, con un’incidenza minore rispetto alle altre rilevazioni comunitarie.
Di seguito riportiamo il link del piano completo:
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3247_allegato.pdf